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Scambio di Coppia

una vacanza in campagna 3


di cicas
27.10.2011    |    10.616    |    4 9.5
"Le leccai il buco del culo cercando di penetrarla con la lingua come ero solita fare, raggiunto lo scopo; intanto venivo inculata con movimenti sempre più..."
Le giornate trascorrevano allegramente, ed il giorno fatidico dell’arrivo di Alex (marito di Anita) si avvicinava. Anita era fiera di lui e non vedeva l’ora di farmelo conoscere intimamente. Lo conoscevo di vista, non era mai capitato di soffermarci a parlare. Finalmente il momento fatidico arrivò, una mattina di buon ora sentimmo suonare il campanello, era lui. Andò ad aprire Anita tutta nuda,Alex , pur abituato alle grazie della bella mogliettina, rimase un pochino sorpreso, non si aspettava un accoglienza simile, non aveva ancora visto nulla, poco dopo li raggiunsi anch’io tutta nuda . Il poveretto non sapeva più dove guardare. Posò il borsone e ci abbracciò entrambe. Il caldo si faceva ancora sentire, così lo portammo in bagno e dopo averlo denudato, (effettivamente devo dare atto, che il giovane non era niente male) ci infilammo tutti e tre nella vasca sotto la doccia . Il cazzo di Alex era fortemente in tiro e si strusciava sia sul corpo di Anita che sul mio. A fare il primo passo fu la moglie che inginocchiandosi , iniziò dalla mia fica , per poi passare direttamente al cazzo del marito , cimentandosi in un bocchino da favola, lo aspirava talmente forte che sulle guance si creavano le fossette. Si arrestò quasi subito per non farlo venire, mi prese la testa e la posizionò a pochi centimetri da quel ben di dio. Non ebbi un attimo di esitazione spalancai la bocca ed iniziai a succhiarlo avidamente . Feci un solo errore roteai troppo la lingua sulla turgida cappella procurandogli un enorme piacere, che lo fece sborrare immediatamente. Non a torto ero stata soprannominata dai miei amanti “pompadoro”.Ingoiai tutta la sborra senza perderne neppure una goccia. Le presentazioni erano fatte, più tardi avremmo consolidato la nostra amicizia con pratiche più impegnative. Dopo esserci ripresi e vestiti, tutti e tre ci mettemmo in auto per una passeggiata alla ricerca di un bel posticino dove pranzare. Scappottammo la macchina completamente per godere gli ultimi sprazzi di sole, l’aria circolava per tutta la vettura scapigliandoci tutti. Quella ad avere meno disagi ero proprio io con la mia chioma corta. Anita sdraiata nei sedili posteriori si era tolta la camicetta per prendere il sole, il suo splendido seno, era invaso dalla luce dorata del sole ed i suoi turgidi capezzoli si stagliavano rigidi tra giochi di luce ed ombra . Alex al mio fianco, compiaciuto del comportamento, diciamo disinvolto della moglie, iniziò ad infilarmi le mani tra le cosce, guardando i seni della moglie, mi palpava la fica . Dopo una salita in una stradina di campagna, arrivammo al ristorante. Posto incantevole ,completamente immerso nel verde, con una terrazza all’aperto che affacciava sulla campagna antistante. Decidemmo di mangiare sulla terrazza, dato le meravigliose condizioni meteorologiche. Sole al massimo, tendente al caldo. Anita si era scordata intenzionalmente, di abbottonare la camicetta . il suo seno sballottava da una parte, attirando l’attenzione di tutti su di noi. Durante il pranzo, fummo avvicinati ad una coppia poco distante da noi, si presentarono e cominciarono a parlare con Alex. Erano due suoi estimatori, esperti di pittura moderna. Alex pittore quotato di talento, aveva al suo attivo diverse mostre ed interventi su canali televisivi specializzati. Da qui la notorietà al grosso pubblico; piano piano fummo accerchiati da uno stuolo di persone che ci tenevano astringere la mano all’artista. Alex, fortemente lusingato, si cimentò in un meraviglioso disegno su di un tovagliolo con una matita nera. Una vera e propria meraviglia uno scorcio stilizzato del panorama che si godeva da lassù. Un piccolo cameo, che regalò al padrone della trattoria. Finito di mangiare, ci rimettemmo in macchina per ritornarcene a casa. Arrivati all’ appartamento cominciai a riempirlo di domande, ero curiosa di sapere tutto sulla sua pittura, ero rimasta folgorata da quello schizzo geniale fatto in pochi minuti con una matita. Potenza della tecnologia mi collegai ad internet ed andai sul suo sito. Rimasi strabiliata dalla ricchezza di talento del giovane amico. Spaziava dal figurativo all’astratto con una disinvoltura fuori da tutti gli schemi. Guardavo Alex sotto una nuova prospettiva, essendo io Architetto, esperta di storia dell’arte, mi trovavo a stretto contatto con un genio; in questo mondo di imbecilli, ed incompetenti, mi parve di toccare il cielo con un dito. I suoi colori avevano una luce particolare le sue figure mi ricordavano molto i pittori espressionisti da Gustav Klimt a Egon Schiele pittori tra i miei preferiti. In lui vi era pure un chiaro richiamo agli impressionisti francesi dell’inizio del secolo: Degas, Monet,Manet, Toulose Lutrec. Eccitatissima, chiesi al l’artista di immortalarci in un dipinto tutti e tre mentre facevamo l’amore. Accettò, ma solo dopo averlo provato. In un battibaleno ci liberammo degli indumenti e ci sdraiammo sul bel lettone matrimoniale. Finalmente un letto, dopo divani, tappeti ed altro, fare del sano sesso su di un letto mi sembrava una cosa meravigliosa. Mi posizionai alla pecorina dilatando al massimo il mio buco del culo, divaricando le chiappe con le mani. Ero completamente aperta , qualsiasi cosa sarebbe entrata senza alcuna fatica; non fu una qualsiasi cosa ad entrare, ma il cazzo di Alex, iniziò a muoversi lentamente andando avanti ed indietro provocandomi un eccitazione continua seguita da violenti orgasmi. Anita posizionata a cosce larghe di fronte al mio volto, mi invitava a leccarla nelle sue parti intime. Le leccai il buco del culo cercando di penetrarla con la lingua come ero solita fare, raggiunto lo scopo; intanto venivo inculata con movimenti sempre più veloci e violenti , come se volesse infilarmi nel culo tutti e due i coglioni,iniziai la leccarle la fica concentrandomi sulla zona più sensibile; la clitoride. Ci fermammo e cambiammo i ruoli, Anita si mise alla pecorina al mio posto ed io sotto di loro. Alex non la inculò le posizionò il cazzo nella fica tutta bagnata della mia saliva quindi bella lubrificata. Dal di sotto io mi godevo lo spettacolo del su e giù, intervenendo con la lingua a massaggiare le palle dure del giovane. Alex alcune volte lo tirava fuori per scopandomi in bocca. Si alternava tra la sua fica e la mia bocca. Alla fine venne dentro la fica di Anita, estraendolo, riuscii a bere alcune gocce della sua sborra che fuoriuscirono. Il sapore era buono, si trattava di un cocktail di sborra ed umori vaginali. Mi leccai i baffi e mi tolsi dalla scomoda posizione. La visione di tutto mi aveva regalato momenti di massimo piacere. Mi ricordava la prima volta che lessi il libro “Emmanuelle” trovato nella fornitissima libreria dei miei genitori. Se ben ricordo vi era una scena dove una donna dal di sotto forse la stessa Emmanuelle, vedeva i due che scopavano sopra la sua testa. Descritta in modo magistrale da un abile scrittrice. Ero appena adolescente, mi sditalai come una matta tutta la notte, provocandomi orgasmi a non finire. La mattina avevo la fichetta tutta un bruciore, dovetti farmi un bidet con acqua gelata, per spegnere tutti i bollori. Alex completamente spompato, si alzò ed andò in cucina a bere. Il povero ragazzo si trovava tra due fuochi circondato da due fameliche femmine che volevano prosciugarlo. Decisi di aiutarlo collegandomi ad internet e contattando uno dei miei tanti spasimanti di un noto sito di scambi di coppia A69; nel mio annuncio avevo ricevuto l’invito di molti ragazzi singoli. Con l’aiuto di Anita iniziammo a scorgere i vari profili ce ne era per tutti i gusti . la domanda superava la richiesta. Ci mettemmo d’accordo con il tizio e concordammo un appuntamento per il giorno dopo. Tramite cellulare indicammo al nostro amico dove incontrarci. Andammo solo io ed Anita vestite in modo casual con pantacollant e camicetta trasparente. Nel vederci il tizio rimase molto colpito, non si aspettava di trovarsi davanti proprio quelle della foto. Rispecchiavamo tutte le sue aspettative. Non si capacitava che esistevamo davvero. Lui era carino sui 25 anni aria da bravo ragazzo, carattere schietto e simpatico. Fu gentilissimo ed insistette per offrirci qualcosa al bar. Più tardi noi lo avremmo ripagato a modo nostro. Anita non stava più nella pelle non vedeva l’ora di scoparsi il giovane amico. L’idea di concedersi ad un altro uomo sotto lo sguardo di Alex le provocava orgasmi multipli ,come mi disse lei. Arrivati a destinazione ci aprì Alex………………….continua
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